L’aneto è un’erba aromatica dal profumo fresco e delicato, dalle interessanti proprietà; vale davvero la pena inserirlo tra gli aromi della cucina. Come altre ombrellifere, l’aneto agisce soprattutto sull’apparato gastrointestinale.
I semi, e in minor misura le foglie, favoriscono la digestione, alleviano le coliche, prevengono le fermentazioni intestinali, le flatulenze e le eruttazioni. Masticati in piccole dosi, i semi deodorano l’alito; trasformati in infuso, calmano il singhiozzo e il vomito nervoso.
Poco diffuso in Italia, l’aneto ha foglioline verdi ed esili simili a quelle del finocchio selvatico; del resto, le due piante appartengono alla stessa famiglia, quella delle ombrellifere (che comprende anche carote, cumino, coriandolo ecc.).
L’aroma e il gusto sono però più intensi rispetto a quelli del finocchietto. Dell’aneto si usano anche i semi, che sono particolarmente aromatici.
Quest’erba è tipica di varie cucine del Vicino e Medio Oriente (in India se ne usa in realtà una specie diversa), dell’Europa centrosettentrionale e orientale. Minestre, patate, legumi, olio e aceto si avvalgono del suo gradevole aroma, che entra pure nella preparazione di un pane greco.
È anche molto usato in Europa per preparare verdure fermentate, in particolare i cetriolini agrodolci – perciò molti di noi hanno probabilmente assaggiato quest’erba, pur senza saperlo.
È giunto quindi il momento di scoprire l’aneto, fresco o secco; è delizioso su tutti i cibi già elencati, ma anche su tanti ortaggi, come zucchine, cavoli, peperoni, fagiolini, cetrioli. Da provare anche con formaggi veg, yogurt e panna vegetali. L’importante è aggiungere l’erba a fine cottura, altrimenti si rischia di disperderne l’aroma. I semi possono essere macinati sui cibi.
Coltivare l’aneto.
Poiché non è facile trovare quest’erba fresca, può essere una buona idea coltivarla: è anche abbastanza ornamentale. Si può seminare nell’orto o in un vaso sul balcone; in questo caso, va però utilizzato un recipiente abbastanza capiente perché la pianta può arrivare al metro di altezza.
Bisogna esporre l’aneto al sole e tenerlo al riparo dal vento. La raccolta può iniziare un paio di mesi dopo la semina. La pianta è annuale, perciò in autunno vale la pena raccogliere tutti i rami e fare seccare le foglie per l’inverno.
Ecco 4 ricette facili e veloci con aneto (in collaborazione con La Cucina di Susana):