Comparso sulle tavole europee nel XVI secolo, oggi la sua coltivazione è molto diffusa in molti Paesi e in Italia.
Tra i peperoni più pregiati ricordiamo quelli dì Carmagnola, prodotto agroalimentare tradizionale e presidio slow food.
La pianta predilige climi caldi e necessita di terreni molto fertili. La semina avviene a fine febbraio (a meno che non si vogliano ottenere raccolte extrastagionali).
Nel frattempo i frutti, le bacche della pianta, arrivano sui banchi dei mercati in estate. Soprattutto in tantissime varietà: infatti non solo i colori, giallo o rosso (i peperoni verdi, in realtà, sono bacche non ancora mature), sono una discriminante, ma anche la forma, il sapore, la grandezza.
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Caratteristiche.
Dì colore rosso o giallo, talvolta sfumato di verde, gusto dolce e pronunciato, i peperoni dì Carmagnola (Torino) si dividono in quattro tipologie a seconda della forma: il quadrato, il corno di bue, la trottola e il tumatìcot.
Di colore verde o rosso porpora è invece il Peperone di Senise, Igp, che presenta tre tipologie tutte di piccole dimensioni: appuntito, a tronco e a uncino.
Tuttavia secondo la tradizione tuttavia si prepara «crusco», cioè fritto croccante con un po’ dì sale, ed è ottimo per accompagnare formaggi e verdure.
La comparsa del peperone in Europa si deve ai navigatori che, a metà del XV secolo, si spinsero verso terre sconosciute. L’idea era giungere via mare sino in India, creando un’alternativa alla storica rotta delle spezie ma, nel mezzo dei Caraibi, Cristoforo Colombo scoprì un’area geografica in cui un’altra pianta godeva di un’importanza quasi sacra: era il peperoncino, presumibilmente (secondo le incerte fonti storiche) nella varietà habanero ossia quello piccante.
Nel frattempo nel1483, le prime piantine del genere Capsicum L. appartenenti alla famiglia delle Solanacee, furono trasportate in Europa e presentate alla corte spagnola diffondendosi rapidamente in tutto il mondo. Anche la variante dolce, invece, stentò ad espandersi e ad essere apprezzata e ci sarebbero voluti ancora molti anni prima che il peperone entrasse a far parte delle abitudini alimentari degli europei.
Nei ricettari di metà ‘800 (ad esempio, l’Artusi), non sempre vi è traccia di questo ortaggio che inizia ad essere presente sulle tavole verso l’inizio del XIX secolo, quando ormai il peperoncino piccante era coltivato ovunque e apprezzato anche per le sue proprietà curative, tanto da ridurre notevolmente l’importanza del pepe.
12 ricette con i peperoni.
1.- Risotto con peperoni e alici
2.- Conserva facile di peperoni.
3.- Strascinati con peperoni secchi di Senise, mollica croccante di pane di Matera e cacioricotta lucano.
5.- Peperoni imbottiti con melanzane e zucchine.
6.- Mezze penne ai peperoni e pomodori secchi.
7.- Timballo di acciughe con peperoni, melanzane e zucchine.
8.- Peperoni al forno imbottiti.
[bctt tweet=”Peperoni in technicolor, il peperone di Carmagnola.” username=”belmaxhugo”]
9.- Sformato di zucchine e peperoni con crema di mandorle e cardamomo.
10.- Mattonella di peperoni gialli con ricotta romana.
11.- Peperoncini verdi ripieni.
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12.- Spiedino di coda di rospo con pere e peperoni.
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Grazie al peperone, insolito e saporito biglietto da visita, Carmagnola offre la sua consueta ospitalità, trasformandosi in un travolgente e variopinto spettacolo di mercati, concerti in piazza, laboratori enogastronomici, eventi artistici, percorsi culturali e spazi commerciali.
Rossi, gialli, verdi, i peperoni di Carmagnola sono ormai conosciuti in tutta Italia e vengono celebrati con dieci giorni di festa grande.
Grazie dal tuo commento. Da 67 anni Carmagnola, cittadina piemontese in provincia di Torino con un centro storico ricco di fascino, organizza la Sagra del Peperone.