L’isola della Sardegna è la terra che presenta una delle vitivinicolture più antiche.

L’isola della Sardegna è la terra più ricca di vitigni in Italia, ma è anche quella che presenta una delle vitivinicolture più antiche, sia per la varietà di vitigni, sia per la ricca collezione di vini che mostra.

Ogni anno vengono prodotti circa 800mila ettolitri di vino su una superficie vitata di 40 mila ettari.

Origini.

La Sardegna deve questo suo patrimonio vinicolo a diverse invasioni a cui è stata soggetta nel trascorrere del tempo. Il primo popolo che si insediò nell’isola furono i Fenici.

A questi seguirono i romani che rimasero qui per oltre mezzo millennio diffondendo le loro tecniche vinicole. Grazie al popolo romano la Sardegna conobbe oltre 5 secoli di intensa fioritura nel campo enologico.

Successivamente, fu la volta del popolo proveniente dalla Spagna. I quali apportarono grandi modifiche sia per quanto riguarda l’ ambiente vinicolo sia per quanto concerne l’ambiente viticolo.
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Per quanto riguarda il giorno d’oggi, il vino in Sardegna va considerato su piccola scala.

Meglio puntare sulla qualità che sulla quantità. Ogni terreno sardo è buono per la coltivazione di viti, Ma il migliore è quello sabbioso e calcareo.

Denominazione di Origine Controllata.

Con l’acronimo DOC si suole indicare il nome geografico di una fascia geografica che viene utilizzato per designare un vino che presenta caratteristiche qualitative speciali connesse all’ambiente naturale del luogo di produzione.

I vini DOC inoltre devono rispondere ai requisiti stabiliti nel relativo disciplinare di produzione (gradazione alcolica, minima, colore, odore sapore).

Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

La denominazione DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) viene riconosciuta a particolari vini pregiati che vengono sottoposti a un’ulteriore controllo. Per i DOCG è inoltre sono previste restrittive per gli impianti: numero di ceppi, sistemi di potatura; altri parametri riguardano l’invecchiamento e l’affinamento.

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In Sardegna sono presenti 18 vini DOC e 1 DOCG

•    Alghero
•    Arborea
•    Campidano di Terralba .
•    Carignano del Sulcis
•    Giro’ di Cagliari
•    Malvasia di Bos
•    Malvasia di Cagliari
•    Mandrolisai
•    Monica di Cagliari
•    Moscato di Cagliari
•    Moscato di Sorso e Sennori
•    Nasco di Cagliari
•    Nuragus Di Cagliari
•    Sardegna Semidano
•    Vermentino di Gallura(DOCG)
•    Vermentino di Sardegna
•    Vernaccia di Oristano

Produzione.

L’introduzione delle DOC e delle IGT è stata anche un modo per tutelare anche il consumatore che ha il pieno diritto di degustare un vino le cui qualità rispondano effettivamente alla zona e alla tradizione indicate nel prodotto.

Naturalmente intorno alle DOC girano molti interessi politici e interessi di mercato. Per alcuni vini il riconoscimento della DOC hanno rapresentato il riscatto per una migliore collocazione sul mercato.

Naturalmente ciò ha però favorito il rilancio vitivinicolo in territori in cui si stava abbandonando l’attività. Ciò è vero sopratutto per la Sardegna che presenta aree di produzione di vino molto differenziate.

Nell’ultimo ventennio molti dei più importanti produttori di vino della Sardegna si sono impegnati nel recupero e la rivalorizzazione dei vitigni autoctoni presenti in Sardegna.

La crisi del settore vinicolo e la concorrenza dei paesi emergenti come l’Australia e il Chile spinge a lavorare in questa direzione.

Solo con l’utilizzo di vitigni storicamente legati a un territorio si può arrivare alla produzione diversificata di vini di qualità difficilmente imitabili da altri paesi.

In questo senso la Sardegna è avvantaggiata in quanto sono presenti molti vitigni autoctoni che solo in Sardegna hanno trovato il loro habitat naturale.

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Cannonau di Sardegna.

L’uva Cannonau è stata inserita in Sardegna dal popolo spagnolo.

Era conosciuta inizialmente col nomme di granacha o granaxa aragonese, canonazo a Siviglia, grenache nella Francia del sud. Il vitigno Cannonau ha una preferenza per i terreni posti nelle zone più calde del bacino mediterraneo. Viene coltivato anche in California e in Australia, ottenendo un successo veramente strepitoso. Nell’isola della Sardegna, il Cannonau è presente nel Nuorese e sulle colline del Gennargentu, le quali si trovano nella parte orientale dell’isola, a sud del Nuoro.

Ma è possibile trovare il vitigno del Cannonau anche nel Sassarese e nel Cagliaritano. L’isola presenta un clima caratterizzato decisamente dalla presenza poco assidua di piogge. Questo crea la possibilità per le uve di raggiungere la giusta maturazione con un tasso di zucchero abbastanza alto e ciò avviene proprio perché sono povere di acqua. Inoltre, c’è di più, le uve delle volte vengono vendemmiate tardivamente oppure vengono fatte essiccare prima di mettere in atti il processo di lavorazione delle medesime.

Di conseguenza i vini prodotti hanno un tasso alcoolico decisamente elevato rispetto ad altri. Nonostante al giorno d’oggi alcuni produttori sono più predisposti a ridurre tali gradazioni alcooliche per quanto riguarda i vini da pasto. Ma sono anche propensi a diminuire il periodo di invecchiamento in modo tale da poter così ottenere dei prodotti che siano più consoni al gusto di coloro i quali sono consumatori e appassionati di vino.

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Varietà.

Il vino sardo Cannonau può cambiare anche di molto da una varietà all’altra.

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Differenze inerenti il clima e geologiche influiscono e condizionano di molto le caratteristiche determinanti e peculiari organolettiche del vino.

Ma all’interno di queste fasce geografiche così vaste, ne esistono alcune più piccole, delle sottozone, le quali danno vita ad altre sottodenominazioni e ad altri vini ben caratterizzati.

La resa dell’uva per ettaro non deve superare i 110 quintali. Il vino ottenuto deve avere un’ alcoolicità minima di 12, 5 gradi e un invecchiamento di minimo 4 mesi.

Tra le sue caratteristiche presenta un colore rosso rubino intenso, che tende all’arancione se invecchiato, ha un odore gradevole e un sapore secco. Va servito ad una temperatura pari a 18°C ed è accompagnato da carni bianche saporite, arrosto di maiale, preparazioni alla griglia e allo spiedo.

Tra gli altri vini rossi famosi e celebri dell’isola sarda possiamo citare:

•    Alghero rosso,
•    Mandrolisai rosso,
•    Arborea Sangiovese rosso,

Altri vitigni.

Tra i vitigni più celebri possiamo citare:

•    Bovale Sardo,
•    Cannonau,
•    Monica,
•    Caddiu,
•    Cagnulari,
•    Caricagiola.

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2 Risposte a “L’isola della Sardegna è la terra che presenta una delle vitivinicolture più antiche.”

  1. Fenici non furono i primi: recenti scoperte del Centro di conservazione biodiversità dell’Università di Cagliari ribaltano la storia e confermano la datazione alla media Età del bronzo per la prima coltivazione autoctona di vite a bacca rossa

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